Con una superficie di più di 300 metri quadrati l’intestino rappresenta l’area di maggior contatto del corpo con l’ambiente esterno e svolge numerose funzioni vitali:
1. Fornisce gran parte del nostro patrimonio genetico
I batteri intestinali rappresentano la maggior parte dei microorganismi batterici presenti nel corpo umano (Microbiota umano). Questi batteri sono dieci volte più numerosi delle nostre cellule e apportano un quantitativo di DNA maggiore di quello che riceviamo dai nostri genitori. Quindi possiamo dire che il DNA del Microbiota umano è determinante per le funzioni del nostro corpo.
2. Assimila le sostanze nutritive
La carenza di minerali o vitamine spesso non dipende da uno scarso apporto con i cibi ma dal fatto che l’”intestino malato” limita l’assorbimento dei nutrienti.
3. Elimina le tossine
Per la sua estensione è l’organo più efficace nella disintossicazione.
Quando è infiammato non riesce a drenare le sostanze tossiche che giungono dall’esterno o che il corpo produce. Le tossine devono trovare altre vie di eliminazione, quali la pelle o le mucose respiratorie o genito-urinarie. Questo comporta irritazioni cutanee (eczemi, pruriti) o bronchiti, sinusiti, cistiti, artriti.
Non è possibile dimagrire se l’intestino non è in grado di eliminare le sostanze tossiche; al contrario, un intestino malato produce tossine e può causare sovrappeso e cellulite.
4. Svolge funzioni immunitarie
L’ottanta per cento del sistema immunitario risiede a livello intestinale.
La mucosa intestinale infiammata e l’alterazione della flora intestinale determinano una costante irritazione delle cellule immunitarie con conseguente aumento della produzione di istamina e sostanze allergizzanti o infiammatorie.
Così hanno origine le allergie, le intolleranze alimentari ma anche la maggiore predisposizione a contrarre infezioni.
5. Sintetizza sostanze fondamentali
La flora intestinale produce Vitamina K, Vitamina B12, antibiotici naturali. I batteri simbiotici corretti inibiscono lo sviluppo di germi produttori di fermentazione o putrefazione.
6. Produce “neuro-trasmettitori” (serotonina, dopamina…)
I neuro-trasmettitori cerebrali vengono secreti perlopiù dai plessi nervosi intestinali; l’intestino, a sua volta è influenzato enormemente dalle stimolazioni nervose ed emotive provenienti dal cervello.
Michael Gerson della Columbia University dice: “Se l’intestino è irritabile è perché ha un cervello”.
Disturbi come l’ansia, la depressione, la sindrome dell’intestino irritabile e le ulcere danno sintomi sia a livello cerebrale che intestinale.
La maggioranza dei pazienti che soffrono d’ansia e di depressione presentano anche alterazioni del sistema gastrointestinale.
I principali disturbi riferiti in caso di alterazione del microambiente intestinale sono: dolori addominali, meteorismo, stanchezza, diarrea, sensazione di non stare più nei propri abiti, stitichezza e bruciori gastrici.
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